Deceuninck-Quick-Step, Lefevere già impressionato da Evenepoel: “Può diventare un corridore speciale ma ci andremo piano con lui”
Patrick Lefevere fa le prime considerazioni a proposito di Remco Evenepoel. Il giovanissimo talento belga classe 2000, messo già sotto contratto a inizio 2019 dalla Deceuninck – Quick-Step per strapparlo alla concorrenza, ha già lasciato il segno nel proprio Team Manager, Patrick Lefevere, che è rimasto impressionato da quanto visto finora. L’esordio tra i professionisti alla Vuelta a San Juan è stato più che positivo, soprattutto tenendo conto che ha appena compiuto 19 anni e che fino a tre anni fa nemmeno praticava il ciclismo.
Lefevere ha infatti raccontato all’agenzia di stampa spagnola EFE, a margine dell’UAE Tour nel quale è impegnato in questi giorni, di non aver visto “in 39 anni nel ciclismo come DS e poi come dirigente nulla di simile a Remco Evenepoel” in tutta la propria carriera. “Evenepoel al debutto alla Vuelta a San Juan è arrivato nono in generale e primo tra i giovani. È un buon risultato come inizio, ma è in fase di formazione e deve imparare, per questo abbiamo portato in squadra. Qui negli Emirati lo vedremo in montagna, tappe ventose, e per lui sarà un’altra esperienza”.
Già si sprecano i paragoni con i grandi del passato, su tutti Eddy Merckx: “Questi confronti non fanno bene – ha aggiunto Lefevere – Lui è un ragazzo tranquillo, per il momento farà una gara al mese, senza pretese, per imparare il mondo del ciclismo professionistico. Dovrà mettersi alla prova nelle gare a cronometro e negli arrivi in salita”.
Il suo successo più clamoroso, oltre ai Mondiali Juniores a crono e in linea, è stato la prova in linea del Campionato europeo a Brno con ben nove minuti di margine sul secondo classificato: “Per il suo modo di vincere può diventare un corridore speciale, ma ho incontrato molti giovani ciclisti che promettevano molto e poi sono rimasti incompiuti, e altri di media qualità che poi sono diventati grandi campioni, come Johan Musseuw” ha poi aggiunto. Di conseguenza, il dirigente belga predica pazienza: “Tra due o tre anni saremo in grado di esprimere un’opinione con più certezza“.
Il talento di Evenepoel è comunque indiscutibile: “È un corridore polivalente, bravo a cronometro e in salita, ma non un corridore esplosivo, tipo Alaphilippe, si deve regolare in salita, ma è un aspetto che può essere migliorato. Anche l’aspetto riguardante la famiglia sembra essere dalla parte del ragazzo: “È figlio unico, ha la testa sulle spalle e i suoi genitori sono persone serie. Speriamo che abbia un grande futuro, ma ci andremo piano con lui‘, ha quindi concluso Lefevere.
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